Che cos’è la gamification?

Il termine Gamification è una parola che, sempre più spesso, si sente ripetere in diverse occasioni della nostra vita lavorativa e quotidiana. Ma di cosa si tratta? e chi sono i professionisti della gamification? Gamification proviene naturalmente dal termine inglese game, ossia gioco, ma non va per questo confuso con il semplice divertimento o intrattenimento. La gamification è infatti una pratica, che si sta diffondendo in maniera pervasiva, consistente nell’applicare l’interattività del gioco e le nuove opportunità offerte dalla tecnologia agli ambiti più disparati, in modo tale da semplificare il raggiungimento di obiettivi personali o aziendali. Rappresenta uno strumento estremamente efficace e versatile, che permette di veicolare messaggi e indurre comportamenti attivi negli utenti. Chi partecipa a processi organizzati tramite la gamification impara o agisce divertendosi, e si sente così molto più coinvolto.

Questo porta a una evoluzione nel rapporto tra creatori di esperienze, servizi o prodotti e i fruitori, che grazie alla gamification sono educati a un determinato comportamento, modificano più facimente le proprie abitudini e aumentano il proprio grado di fedeltà. Stimolando la creatività, la gamification semplifica inoltre la risoluzione di problemi. Come dice Raph Koster, teorico americano del game design, “I giochi sono degli insegnanti. Divertimento è un altro modo per indicare l’apprendimento”.

A quali ambiti si applica la gamification?

Le applicazioni della gamification? Molteplici. Dai processi aziendali, alla cultura museale, all’insegnamento di materie complesse come la filosofia e la storia. Anche in Italia la gamification viene sempre più recepita come disciplina degna di nota. Lo testimoniano iniziative come Father and son, percorso interattivo del museo archeologico di Napoli, o Gamindo, startup che mette in comunicazione aziende e clienti tramite giochi per smartphone. Sono poi sempre più le agenzie di marketing e comunicazione specializzate che offrono alle aziende clienti servizi basati sulla gamification. La gamification si applica poi all’educazione dei più giovani, nel cosiddetto edutainment. Esempi famosi sono videogioco Minecraft, che con la sua sua education edition permette a bambini e ragazzi di imparare le basi della programmazione, e il discovery tour di Assassin’s Creed che offre la possibilità di esplorare epoche e civiltà antiche.

 

Chi sono i protagonisti della gamification?

La Gamification è una disciplina che, data la sua intrinseca complessità, richiede la padronanza di un gran numero di competenze multisettoriali. Sono quindi doversi i professionisti che in questo settore trovano opportunità lavorative: game designer, programmatori, animatori 2D e 3D, grafici, UX e UI deisgner. Senza parlare, poi, della componente sociologica e psicologica che la gamification comporta.

Molte di queste figure sono spesso liberi professionisti, che quindi non possono godere delle tutele proprie dei lavoratori dipendenti e, nei momenti di difficoltà, non hanno una realtà alle spalle che possa sostenerli. Tuttavia, alcuni di loro stanno scoprendo nuovi modelli di organizzazione del lavoro, come quello cooperativo. Questa forma di organizzazione gli permette infatti di mantenere le propria autonomia professionale, pur godendo di maggiori tutele e diritti. All’interno di Doc CreativityDoc Creativity e nelle cooperative della rete Doc, ad esempio, vengono inquadrati professionisti che hanno già realizzato importanti progetti nel campo della gamification. Con la loro esperienza e le loro competenze possono offrire servizi studiati ad hoc per aziende, enti pubblici ed enti privati.