Michelangelo Girardi, chiamato anche MicDoesThings, è un professionista e socio Doc Creativity che ha trascorso i suoi anni formativi come regista, operatore alla camera, montatore e motion designer. Ha una vasta esperienza nell’ambito delle produzioni televisive. Negli ultimi anni, ha sviluppato un grande interesse per le nuove tecnologie, come la VR, l’AI e il rendering in tempo reale.

Come nasce questa professione?

Sin da quando ero un ragazzino di 8 anni appassionato di disegno, sognavo di fare animazione. Utilizzavo la telecamera di mio padre per creare rudimentali stop motion con le bambole di mia sorella, Arianna. Questo sogno mi ha portato a coltivare una passione per l’animazione, lavorando sui primi computer e utilizzando la primissima versione di After Effects. Ho iniziato la mia carriera professionale nelle televisioni locali di Trento, per poi trasferirmi in uno studio di produzione a Verona, dove ho lavorato per alcuni anni. Nel 2005 ho aperto la mia azienda, Nextdoor.tv in collaborazione con un amico e collega che e’ anch’esso socio Doc. In seguito, dopo aver sposato una ragazza inglese mi sono trasferito in Inghilterra, dove abbiamo vissuto per 10 anni. Dopo la pandemia siamo tornati in Italia, grazie alla possibilità di lavorare in smart working. Negli ultimi 10-15 anni mi sono specializzato nelle animazioni 3D, un campo più specifico rispetto al motion design classico. Attualmente lavoro con Doc e i miei clienti sono tutti inglesi.

Si tratta di una professione recente…

L’animazione digitale si è sviluppata negli ultimi 25 anni. Il lavoro del motion designer tocca molti aspetti della vita di tutti i giorni. Oggi l’animazione non si trova solo in TV o su YouTube, ma anche in molte delle applicazioni che utilizziamo quotidianamente: dagli smartwatch agli smartphone, fino ai bancomat.

Quali sono i progetti più significativi e complessi che hai seguito? 

I momenti salienti della mia carriera includono la creazione di una sequenza grafica per una scena di “Guardians of the Galaxy 2”. Anche se la scena dura solo quattro secondi, ci abbiamo lavorato per mesi. Ho realizzato le grafiche ufficiali per i mondiali del 2022 con la BBC e numerosi visual per concerti, film e conventions. Recentemente, ho lavorato su un documentario di Netflix intitolato “The Battle of the Bugs”, una produzione americana che esplora come alcuni insetti devastino le colture di grano, mais e frutta. Nel documentario mi sono occupato degli effetti visivi, in particolare della modellazione 3D degli insetti. Ogni animazione ha richiesto un lavoro minuzioso.

Come hai conosciuto Doc Creativity?

Lavorando anche nel mondo della musica, avevo già sentito parlare spesso della realtà di Doc da varie persone con cui avevo collaborato. Tornato in Italia, ho capito quanto fosse importante avere supporto nella gestione burocratica e amministrativa del mio lavoro, pur mantenendo la libertà di gestire le mie giornate, i tempi e le modalità operative. Preferisco dedicare il minor tempo possibile alla burocrazia per concentrarmi completamente sui miei progetti. Gli inglesi dicono “hands on”, giusto? Posso passare anche 15 ore a lavorare su un progetto, ma non chiedetemi di spendere mezz’ora a controllare un foglio di Excel. Si dice che per i creativi sia una caratteristica innata.

Il tuo soprannome descrive perfettamente quanto tu sia eclettico…

“MicDoesThings” è un nome che mi è stato dato durante un incontro di lavoro in Inghilterra, quando una producer, presentando il team della BBC che lavorava alle grafiche per i mondiali, ha detto: “Questo è John, il cameraman, questo è Jack, che si occupa dello studio e questo è Mic che fa cose”, poiché mi utilizzano per vari compiti; a volte per le grafiche, altre volte per dirigere piccoli team. Da quel momento sono diventato “quello che fa cose”.

Quali sono i prossimi progetti?

Tra le varie cose sto collaborando con un’azienda farmaceutica, occupandomi delle grafiche e delle animazioni per le loro convention e pubblicità. Tra le varie attività, sto ultimando un progetto musicale importante, dato che mi e’ sempre piaciuto suonare e fare musica elettronica. Chissà, potrebbe essere l’inizio di una nuova carriera parallela, senza mai dimenticare il 3D e l’animazione!