Giacomo Giuri è un professionista che ha trasformato le sfide della pandemia in opportunità per crescere. Laureato in Marketing della Cultura all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Giacomo è Social media strategist e Consulente di digital marketing.

Come hai iniziato il tuo percorso professionale?

Nel 2020 mi sono laureato all’Università Ca’ Foscari di Venezia in Marketing della Cultura, con una tesi dedicata al piano di marketing per M9 – Museo del ‘900 di Mestre, la città dove vivo e lavoro. Subito dopo la laurea, mi sono trovato ad affrontare un momento complesso per il settore culturale, duramente colpito dalla pandemia. Invece di fermarmi, ho deciso di cogliere la sfida: ho ampliato le mie competenze, spostando il mio focus verso la comunicazione e la valorizzazione di realtà culturali e aziendali, con un occhio attento al digitale.

Pur avendo già una solida base di marketing tradizionale, ho scelto di formarmi ulteriormente nel digital marketing, seguendo corsi tenuti da esperti come Luca La Mesa e Riccardo Pirrone. Questa decisione mi ha aperto nuove porte: ho lavorato su progetti di comunicazione e social media, tra cui una campagna di crowdfunding editoriale sulla piattaforma Bookabook, e ho collaborato con la filiale Doc di Venezia, contribuendo alla valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze.

Il mio percorso mi ha permesso di fondere la passione per la cultura con l’interesse per la comunicazione digitale, sviluppando un mix di competenze versatili che mi consente di affrontare diverse sfide. Ho avuto anche l’opportunità di lavorare al Teatro La Fenice di Venezia, dove mi sono occupato di visite guidate e della gestione di eventi privati.

Nel frattempo, come libero professionista, ho ricevuto incarichi per due importanti aziende nel settore ambientale e delle grandi opere, gestendo la loro comunicazione strategica, con un focus particolare sui social media, soprattutto LinkedIn, e coordinando la loro partecipazione a eventi di settore.

In aggiunta, ho realizzato il podcast “Social Wave” con la producer Annalisa Terzoli, tra le prime esperte e professioniste specializzate nella produzione e nel podcast marketing in Italia, un progetto innovativo che mira a raccontare le tendenze e le sfide della comunicazione digitale.

Cosa rappresenta oggi la comunicazione digitale e cosa significa essere un professionista in questo settore?

La comunicazione è come un abito su misura che un’azienda o un professionista deve indossare con naturalezza e considerare una priorità. Una presenza curata e studiata nei minimi dettagli diventa indispensabile: la differenza tra una comunicazione ben strutturata e una gestita superficialmente è subito evidente. Trascurare la comunicazione può trasformarla in un boomerang, perché comunicare male o non farlo affatto significa diventare invisibili.

Questa attenzione deve partire dall’interno dell’azienda, perché la consapevolezza dell’importanza della comunicazione deve crescere all’interno del team. Posso offrire linee guida, ma il cambiamento deve essere interiorizzato. È una sfida, soprattutto nel contesto imprenditoriale italiano, dove spesso si tende a pensare che il marchio parli da sé. Per le piccole e medie imprese, in particolare, è un processo più articolato, ma distinguersi è fondamentale per affermarsi nel tempo. 

Come hai conosciuto Doc e quali opportunità hai trovato in cooperativa?

Ho conosciuto Doc durante una collaborazione editoriale. Un socio della sede di Venezia mi ha suggerito di valutare questa opportunità e, dopo aver parlato con i referenti locali, ho subito sentito un’ottima sintonia. Grazie a questa realtà, ho potuto dedicarmi completamente alla mia professione, liberandomi dall’onere di gestire pratiche burocratiche e fiscali che assorbono tempo ed energie. Aspetti come la gestione dei preventivi e il rapporto con i clienti possono sottrarre risorse; quindi, avere la cooperativa come punto di riferimento mi ha dato grande tranquillità.

Inoltre, Doc mi ha aperto molte porte, soprattutto nel campo della comunicazione culturale. Ad esempio, ho partecipato alla promozione del concerto di Cammariere e recentemente sono stato coinvolto in una nuova rassegna musicale a Jesolo, in programma per novembre, con il supporto dell’amministrazione locale. Oltre a questi progetti, continuo a seguire altri incarichi come libero professionista, contando sempre sull’assistenza contrattuale e fiscale di Doc, che è stata fondamentale per una gestione efficiente e trasparente del mio lavoro.

foto di Manuel Bergamin